Un viaggio attraverso la Cappella Sansevero, tra arte e mistero.
La Cappella Sansevero, conosciuta anche come la chiesa di santa Maria della Pietà o Pietatella è tra i luoghi più famosi, affascinati ma soprattutto misteriosi di Napoli.
Nel centro storico di Napoli a pochi passi da Piazza san Domenico Maggiore, nascosta tra i vicoli si trova la Cappella Sansevero, chiesa oggi sconsacrata dove simboli esoterici si fondono con quelli religiosi.
In origine, nel 1593, la cappella Sansevero era una piccola chiesetta, ma nel Settecento per volere Raimondo di Sangro venne ampliata e divenne un luogo custode d’opere d’arte. Il settimo principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, regalò tre capolavori d’arte oggi famosi in tutto il mondo, il Cristo Velato, il Disinganno e la Pudicizia Velata.
Raimondo di Sangro era un grande intellettuale che dedicò la sua vita alla scienza e alle arti, ossessionato dal voler entrare nella storia così da essere immortale. È proprio per questo che decise di fare la Cappella Sansevero, una sorta di templio all’interno del quale riuscì a trasmettere la sua genialità e arte.
Come abbiamo già detto la Cappella custodisce molte opere d’arte tra dipinti e marmi che acquistano un significato solo se si comprendono i loro simboli e misteri.
Collocato al centro della Cappella Sansevero vi è il Cristo Velato, una delle opere più belle e suggestive al mondo.
Ad un giovane artista napoletano, Giuseppe Sanmartino fu commissionato una statua di marmo scolpita a grandezza naturale, rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente realizzato dallo stesso blocco della statua.
Quello che genera più stupore a chi lo osserva è il velo di marmo che ricopre il cristo morto, un velo così sottile che sembra di tessuto e non di marmo.
Proprio al velo sono legate diverse legende, molti ritennero che la trasparenza del velo fosse da attribuire ai poteri esoterici del Principe Raimondo di Sangro, che sembrava essere in grado di solidificare, con un liquido di sua invenzione, tessuti e persino organi del corpo.
Attraverso una piccola scala di ferro si accede alla sala sotterranea dove sono custodite le famose Macchine anatomiche.
Si tratta degli scheletri pietrificati di un uomo e di una donna realizzati attorno al 1763-64 da un medico siciliano, Giuseppe Salerno, sotto la direzione di Raimondo di Sangro. Il sistema arterioso e venoso che li avvolge è perfettamente conservato a due secoli di distanza.
Per ottenere questo risultato, secondo alcuni medici fu iniettato nei due cadaveri una sostanza a base di mercurio, mentre per altri si tratterebbe di una ricostruzione eseguita in maniera eccellente con utilizzo di diversi metalli.
Nella Cappella Sansevero non esiste solo il Cristo Velato, ma ci sono anche le statue che ricordano tutti personaggi della famiglia di Sangro. Tra queste c’è la bellissima Pudicizia velata, una statua che il principe Sansevero volle dedicare alla madre morta quando il Principe ancora non aveva compiuto un anno.
Altro importante monumento marmoreo è la statua del Disinganno, un uomo che cerca di liberarsi da una rete aiutato da un angioletto alato che indica il globo terrestre ai suoi piedi sul quale è poggiata la Bibbia.
Queste sono solo alcuni delle bellissime e misteriose opere da ammirare nella Cappella Sansevero che consigliamo a tutti almeno una volta di visitare.